Durante il primo giorno Luca e Martha hanno visitato il Castello d’Albertis, raggiungendolo con l’ascensore Montegalletto, l’unico che procede in senso orizzontale e poi in verticale. Quindi hanno raggiunto la Torre della Cattedrale San Lorenzo. Entrambi i luoghi sono tra i punti panoramici più interessanti di tutta Genova offrono, infatti, una veduta della città completa mostrando il suo essere sviluppata in una lingua di terra distesa tra mare e montagne. Era il modo migliore per presentare la città ai loro occhi.
Genova cela tesori inestimabili, sia architettonici, sia oggetti preziosi, sia simbolici dall’alto valore storico culturale. Gli ingressi di alcuni palazzi, ad un viaggiatore frettoloso, potrebbero sembrare quasi anonimi: nascondono invece luoghi di rara bellezza, questo è, per esempio, il caso del Museo Diocesano, che è allestito all’interno del chiostro di San Lorenzo risalente al XII secolo e antica residenza dei Canonici della Cattedrale.
Proseguendo la visita nel centro storico dopo il pranzo al Ristorante Le Rune, i nostri creator sono stati accompagnati da Barbara Cudia, alla scoperta delle Botteghe Storiche, i negozi che portano avanti la tradizione di famiglia di generazione in generazione. E’ stata quindi la volta della pasticceria liquoreria Marescotti di Cavo, la cioccolateria Viganotti, le Cantine Moretti. In serata poi Luca e Martha hanno cenato al ristorante Ristorante Pesciolino all’interno del Best Western Plus City Hotel Genova.
Il secondo giorno alle 9.30 appuntamento con Tommaso Martino per girare il centro cittadino in Segway, un’esperienza che i ragazzi hanno definito divertentissima e che ha reso la mattinata molto movimentata e al quanto “girevole!”. Posato il segway e assaggiata la focaccia al formaggio tipo recco e la farinata sono saliti in sella della MiMoto in direzione di Boccadasse, uno tra i più bei borghi marinari della città, conosciuto in tutto il mondo. Quindi dopo un lauto pranzo da Ittiturismo, ci siamo spostati a Nervi per visitare il parco e la passeggiata a mare.
Il terzo giorno saliti sulla metropolitana più corta d’Italia Luca e Martha hanno raggiunto e visitato Certosa ed in particolare hanno potuto vedere i murales che stanno nascendo tra le case di periferia, dedicati a personaggi illustri genovesi, ispirati a canzoni, o semplicemente alle persone che quel luogo lo vivono quotidianamente. Molto toccante la porzione di muro decorata con le mattonelle rotte e i cocci di tazze e piatti ritrovati dopo la demolizione dei palazzi costruiti sotto il Ponte Morandi. Alzando lo sguardo non si può far a meno di vedere il nuovo ponte, dedicato a San Giorgio, simbolo di una rinascita e della volontà di far bene. Perché anche in questo paese che va a rotoli, se si vogliono fare le cose, si può contare su capacità, competenza e velocità. Se poi si aggiunge onestà e senso civico, le grandi opere come questa si possono realmente fare.
Lasciati alle spalle Certosa, si parte in direzione della Lanterna, dove i nostri due creator hanno avuto il privilegio di salire per godere di un panorama mozzafiato da ponente a levante, dal mare verso i monti.
Dopo pranzo, la prima sorpresa della giornata, l’Acquario apre solo per loro ed io ho la fortuna di accompagnarli (ho evitato di raccontarlo a mio figlio per evitare che mi tenesse il muso per giorni!). Quindi dopo una chiacchierata con i delfini, la tartaruga marina e i rombi, i due intrepidi hanno proseguito gli appuntamenti della giornata. Via a fare il pesto al mortaio sotto la direzione di Mario e Cristina del laboratorio Creattivando, in un’altra location da favola, palazzo imperiale.
La giornata giunge al termine e a Martha spetta la sorpresa forse più grande… ma questa è un’altra storia. Sono solo felice di aver potuto aiutare Luca nell’organizzazione, aprire un teatro e far esibire Martha dal vivo con un super pianista e per me un amico, Andrea Pozza. Ma questa la racconterò meglio quando Martha pubblicherà il video ufficiale…
[Fine terza parte]
Tre giorni con Luca e Martha (parte 3)
